Apple contro Adobe Flash: botta e risposta
Apple e Adobe: lo scontro a distanza sul Flash in sei punti. Steve Jobs attacca, Shantanu Narayen risponde.
Apple e Adobe sono ai ferri corti: la battaglia fra le due aziende una volta alleate ha raggiunto il suo apice, con un aspro confronto a distanza fra i rispettivi amministratori delegati Steve Jobs e Shantanu Narayen. Tutto ha inizio con una lettera aperta di Steve, pubblicata sul sito istituzionale della Mela morsicata, nella quale in sei punti si spiega il perché Adobe Flash è “old” e perché iPhone e iPad non hanno bisogno di lui (su questo punto gli utenti pare non la pensino allo stesso modo, ma guai a contraddire il guru).
Secondo Apple il formato, il più diffuso sul Web, è destinato ad un repentino declino: Flash è un sistema “chiuso”; Safari, in tutte le sue versioni, può comunque visualizzare i filmati più diffusi su Internet; Flash non può garantire affidabilità, sicurezza e performance, tant’è che nella stragrande maggioranza dei crash su dispositivi Apple è sua la responsabilità (anche i Mac s’impallano? ndr); lo standard richiede troppe risorse energetiche, comporta un eccessivo consumo di batteria; non è predisposto per l’interazione con le dita; infine, Adobe vorrebbe che gli sviluppatori Apple adottassero Flash anche come piattaforma di sviluppo per le applicazioni, ma Apple non può essere legata a terze parti, ed alla eventuale disponibilità di aggiornamenti e migliorie, per il proprio sistema operativo.
Shantanu Narayen ribatte punto per punto, nell’intervista filmata che riportiamo a seguire, sottolineando che le dichiarazioni di Jobs “sono un attacco senza precedenti“: la verità – sostiene il CEO – è che oltre 100 applicazioni sviluppate con la nostra tecnologia sono state rigettate da Apple. E se i Mac crashano non può essere colpa di Adobe, ma del sistema operativo. In ogni caso tutte le accuse formulate da Steve Jobs rappresentano il tentativo di frenare la crescita, la nostra capacità innovativa. E di impedire che una tecnologia cross-platform prosegua nel suo cammino.