Apple iAd al via, ma solo in USA
Apple iAd lanciato oggi negli Stati Uniti. In Europa il sistema pubblicitario da tasca esordirà nei prossimi mesi.
Perché Apple iAd è così importante per l’evoluzione di iPhone e della piattaforma tascabile di Cupertino? Ce lo spiegava Steve Jobs al lancio di iOS 4: “L’utente medio spende 30 minuti al giorno con l’iPhone. L’idea è lanciare un banner ogni tre minuti. Dunque in totale dieci annunci pubblicitari. Un miliardo di banner ogni 24 ore“. La soluzione dovrebbe, è una speranza più che una certezza, finanziare sempre più applicazioni gratuite, o comunque contribuire al contenimento dei costi. Stralciamo un passo dell’articolo pubblicato su queste pagine lo scorso 9 aprile: dovrebbe aiutarci a saperne qualcosa di più.
iAd, ovvero la pubblicità. Potenziale fonte di sconfinati guadagni per Apple, un po’ meno per gli sviluppatori, i banner potranno essere visualizzati in formato HTML5. Lo standard consente di creare vere e proprie mini applicazioni, ricche di contenuti multimediali (immagini, video, audio) ma dal peso estremamente contenuto (poco più di un comune banner, per l’appunto). Per avere un’idea del mercato che si apre ad inserzionisti, programmatori ed utenti (che presumibilmente troveranno sempre più applicazioni gratuite sul piatto), basta ascoltare Steve Jobs: “L’utente medio spende 30 minuti al giorno con l’iPhone. L’idea è lanciare un banner ogni tre minuti. Dunque in totale dieci annunci pubblicitari. Un miliardo di banner ogni 24 ore“. Ecco perché, come lo stesso re di Apple ha fatto notare durante la conferenza stampa di presentazione del iPhone OS 4, Google si era data così da fare per impedire che una grande azienda come AdMob, specializzata in promozioni “tascabili”, finisse nelle mani di quelli di Cupertino.
Fonte: SoloPalmari – Apple