Batterie smartphone allo xeno: altro che quelle nucleari!
Batterie smartphone allo xeno: potenti quasi quanto quelle nucleari, ma ben più eco compatibili.
Che cosa si ottiene quando si combinano xeno, fluoro, e pressione simile a quella che c’è al centro della Terra? Si realizza una ultra-batteria, dalle potenzialità ben più promettenti di quelle degli accumulatori ad alcol, nucleari, che si ricaricano da sole o persino col Wi-Fi, di carta o a Coca Cola. Che caratteristiche ha questa nuova batteria per smartphone?
Basata su difluoruro di xeno (XeF2), un cristallo bianco adottato per la realizzazione di conduttori di silicio, la ultra-batteria consiste in una scatola metallica, delle dimensioni di un pacchetto di cerini. All’interno due leve di diamante comprimono il materiale, facendo scaturire un’enorme energia meccanica (come appunto quella che si registra nel centro della Terra), che sorprendentemente viene immagazzinata dalle molecole. Tanto sorprendentemente che questa notizia va accolta col beneficio d’inventario, ed eventualmente approfondita alla fonte.