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ESCLUSIVA SoloPalmari: recensione Treo 650.

Postato 6 Marzo 2005 da Gti in Le Recensioni

Recensione SoloPalmari.com PalmOne Treo 650 Image Se è vero che il principale terreno di confronto commerciale del prossimo futuro è quello degli smartphone e non dei palmari, è anche vero che una delle prime aziende ad accorgersi della necessità di cambiare rotta e seguire questo orientamento è stata proprio la Palm, che a cominciare dall’operazione di scissione in PalmOne e PalmSource ha saputo meglio di altri anticipare gli eventi. Il Treo 650, che ci accingiamo ad esaminare, sembrerebbe proporsi come la parata dimostrativa del “potenziale bellico” di PalmOne, nel momento in cui aziende come Hp e Htc vanno commercializzando sempre più numerosi terminali “phone enabled”. E’ l’occasione, dunque, per indagare su quante e quali armi l’azienda statunitense, ieri monopolista, realmente possieda per affrontare, oggi, una concorrenza sempre più folta ed agguerrita. Cominciamo. alt L’immagine in alto raffigura la confezione con la quale il Treo 650 viene proposto da pochissimi giorni sugli scaffali dei negozi. Il ‘‘cubo di cartone’’ contiene questa volta un device che tra le localizzazioni integrate nella Rom possiede anche quella italiana (apparentemente libera da refusi), contrariamente a quanto era successo recentemente con il T5 della serie Tungsten. E’ un sospiro di sollievo. alt Fornitura “standard” di accessori, o quasi: alimentatore da rete con spina multistandard internazionale, cavo di sincronizzazione Usb, auricolari a filo, due Cd di accompagnamento contenenti svariati applicativi in bundle (tra cui Documents To Go v. 7), la guida introduttiva, la garanzia e il contratto di licenza in formato cartaceo. Non ci aspettavamo di ricevere in omaggio una custodia, per quanto il prezzo al quale viene venduto il Treo non è dei più popolari. Speravamo invece in un ritorno alle antiche tradizioni, con la fornitura di un cradle di sincronizzazione: evidentemente è il momento di “tirare la cinghia” per PalmOne, la cui politica di amministrazione aziendale si va facendo via via più rigorosa. Consolante l’insospettabile presenza di una pellicola protettiva universale, da “ritagliare” in base alle dimensioni del display dello smartphone. alt Ed ecco l’attesissimo Treo 650, ancora privo di carica e fresco di fabbrica, con il display ricoperto dalla pellicola protettiva originale. Nelle mani lo smartphone, dalla linea pulita e snella (forse solo un po’ “panciuta” nella parte posteriore), offre una presa sicura e convincente. Il peso, al contrario, si fa sentire sia nell’impugnatura che nel taschino della giacca. Le specifiche: Radio wireless • Modello GSM/GPRS/EDGE: telefono a copertura globale a 850/900/1800/1900 MHz. Classe GPRS 10B Processore • Processore Intel™ PXA270 a 312 MHz Memoria • 21 MB di memoria non volatile disponibile per l’utente. Ulteriori informazioni… sulla memoria NVFS Sistema operativo • Palm OS® 5.4 Dimensioni • 4,4 x 2,3 x 0,9 pollici (11,3 x 5,9 x 2,3 cm) Peso • 178 grammi




 alt Questo è invece il profilo sinistro dello smartphone. Evidente il lungo tasto “+ e -“, usato prevalentemente per settare l’audio della conversazione telefonica o il livello acustico delle suonerie (quest’ultimo particolarmente elevato, se settato al massimo). Poco più in basso un pulsante multifunzione che consente tral’altro di mettere in “pausa” la riproduzione musicale praticata attraverso “Real Player”, indipendentemente dall’applicazione nella quale ci si trovi; può essere configurato a piacimento direttamente dalle “preferenze”. alt Nell’inquadratura posteriore spicca immediatamente l’obbiettivo della fotocamera integrata (anche di questa parleremo in dettaglio più avanti), affiancato dall’oramai immancabile specchietto destinato ad agevolare l’autoscatto. A seguire verso il basso: l’altoparlante vivavoce, ed il coperchio del vano batteria. alt Un particolare del profilo superiore del Treo ci consente di distinguere nell’estremità posteriore il vano “Sim”, quindi quello destinato ad ospitare un’espansione di memoria SdMMC, la porta infrarossi e lo switch che abilita o disabilita gli avvisi acustici.


alt Proseguiamo con l’esame della configurazione hardware esterna guardando il Treo 650 “dal basso”. La foto ci mostra l’ingresso per gli auricolari stereo compatibili (mono, quello fornito di serie, contrariamente a quanto si evince dalla descrizione presente sul sito PalmOne), ed il connettore multiplo per la sincronizzazione Usb, il collegamento di eventuali accessori e l’alimentazione. alt Torniamo a guardare la parte superiore dello smartphone PalmOne per distinguere con diversa prospettiva quanto già esaminato in precedenza, ma in particolare per evidenziare il pennino. Lo stilo ha peso e forma indovinati (maneggevole, come sempre o quasi nei device Palm); il vano che lo ospita è perfettamente aderente, tanto da consentire una facile estrazione e al contempo da impedirne la fuoriuscita involontaria. alt Ancora un dejavù, il profilo posteriore, per approfondire l’argomento batteria. Quest’ultima,  estraibile agli ioni di litio, viene dichiarata capace di sostenere fino a 6 ore di autonomia in conversazione e 12,5 giorni in standby. Troppo presto per effettuare test empirici sulla durata effettiva, ma l’impressione che si ricava dai primi giorni di utilizzo del terminale ci lascia sperare che i dati forniti siano soltanto di poco superiori a quelli reali. Appena possibile integreremo questa sezione della review con alcune prove specifiche. alt Abbiamo preferito lasciare il display per ultimo come si fa con i dolci a tavola: brillante, luminosissimo, dalla definizione netta e pulita. Sicuramente si tratta di un punto di forza del Treo 650. Ancora specifiche: • TouchScreen TFT • Risoluzione 320 x 320 • Colori a 16 bit (visualizza oltre 65.000 colori)


alt Tralasciando aspetti marginali, per quanto divertenti e a volte realmente utili (ci riferiamo, ad esempio, alla possibilità di integrare la rubrica con una foto assegnata a ciascun contatto), ci siamo preoccupati di testare sul campo il Treo 650 come “phone”, prima che come “smart”. I risultati sono stati assolutamente soddisfacenti. La tenuta del segnale GsmGprs è sempre costante e sicura, in condizioni di copertura anche appena sufficienti (forse complice l’antenna, che come risulta dalla foto in alto non ha certo dimensioni “modeste” rispetto all’intero corpo della macchina). Nessun problema riscontrato nella stabilità del sistema operativo, limitatamente alle funzionalità telefoniche. alt Ecco in dettaglio il tastierino integrato. Dopo averlo usato per parecchie ore, sia per le funzionalità telefoniche, sia per la gestione degli applicativi fondamentali (rubrica, appuntamenti, etc.), siamo giunti alla conclusione che anche in questo caso ci si trova di fronte ad una delle migliori caratteristiche del device. Non è tanto l’ergonomia, attentamente studiata per consentire l’agevole pressione dei tasti nonostante la scarsissima distanza fra l’uno e l’altro, ad averci favorevolmente colpito. Quello che risalta è piuttosto l’eccezionale integrazione fra la tastiera, il pulsante a cinque vie, e l’intero impianto software del sistema operativo. Nella stragrande maggioranza delle operazioni non è stato necessario ricorrere al pennino, anche per utilizzare funzionalità avanzate. Ne consegue un efficace ed immediato impiego dello smartphone con una mano soltanto, soprattutto per lo scopo principale per il quale è progettato: telefono cellulare, appunto. alt E’ in arrivo una telefonata: la schermata ci propone di accettare o rifiutare la conversazione. Facendo attenzione, si distingue il bordo evidenziato (di colore azzurro) della prima fra le due opzioni: la pulsantiera a cinque vie consente in frazioni di secondi di spostare la selezione fra l’una e l’altra e di cliccare su quella desiderata. In alternativa, ovviamente, è possibile usare i tasti dedicati con i simboli della cornetta verde e di quella rossa. alt Ancora più facile ed intuitivo gestire un Sms o un Mms in arrivo: con lo stesso procedimento visto per le chiamate voce, davvero in pochi semplicissimi passaggi saremo in grado di tornare all’applicativo che stavamo utilizzando in precedenza, di rispondere con un messaggio di testo, di inoltrare una telefonata al numero del mittente, o di aprire il messaggio per visualizzarne l’intero corpo.


alt Passiamo a questo punto ad esaminare l’aspetto connettività, riguardo all’interfaccia Bluetooth che arricchisce il Treo 650 rispetto al modello precedente (il “600”). Nella foto in alto allo smartphone viene affiancato l’auricolare Bt della Bluetrek, il modello G2.  Nessuna difficoltà per il pairing iniziale, tantomeno per l’utilizzo quotidiano. L’audio attraverso l’headset risulta forte e nitido, migliore rispetto a molti altri casi in cui il Bluetrek era stata accoppiato con cellulari di ultima generazione marchiati Motorola. La connessione regge senza problemi anche a distanze limite (3/4 metri). alt Un’altra prova che ci premeva effettuare era quella dell’utilizzo di una tastiera Bluetooth con il nuovissimo terminale della PalmOne. Anche in questo caso non abbiamo riscontrato alcuna sbavatura, sia nella fase di accoppiamento sia nella digitazione di testi. E’ qui che l’aspetto “smart” del Treo 650, grazie anche alla Stowaway Bluetooth Keyboard della ThinkOutside (appena recensita da SoloPalmari), riesce a prendere il sopravvento rispetto a quello “phone”, trasformando il device in una stazione di lavoro completa ed efficiente. alt Purtroppo non tutti i test sono andati a buon fine. In particolare ci ha delusi il tentativo di utilizzare il Treo come modem per la connessione internet da altro palmare (in questo caso il Pocket LOOX 720 della FujitsuSiemens). Appare evidente nella foto che la procedura di connessione, priva di sbavature nella fase di dialogo Bluetooth fra i terminali (è bene precisare che il Treo “non vede” il PocketPc, ma fortunatamente succede il contrario ed è conseguentemente possibile far comunque interagire i device), si interrompe con un errore sullo smartphone poco prima di riuscire ad accedere al Web. Davvero un peccato: ci sarebbe piaciuto chiudere questo capitolo della recensione promuovendo il Treo 650 a pieni voti. Ci riserviamo, ad ogni modo, di ritornare su questo argomento non appena possibile, nella speranza di trovare la soluzione al problema riscontrato. ATTENZIONE: la prima parte della recensione del nuovissimo smartphone della PalmOne termina qui. Prestissimo, probabilmente domani, verrà pubblicata la seconda parte, nella quale affronteremo in dettaglio argomenti come la connessione Web, la posta elettronica, la fotocamera integrata. Quindi, oltre ad eventuali integrazioni che a poco a poco seguiranno, in onore di un device che ci sembra meritare senz’altro un occhio di riguardo sarà aperta una sezione apposita nel nostro forum. Come si dice, ancora una volta: stay tuned  Si ringrazia Palmtop Italia per aver fornito il metariale oggetto della presente recensione.


alt Un’ultima annotazione, in attesa di passare alla seconda parte della recensione. Nella foto in alto, come contributo al display del Treo 650, questo viene messo a confronto con altri due terminali non phone enabled: il Dell X50v (a sinistra) e il LOOX 720 (a destra). In tutti i device la luminosità è stata impostata al massimo. alt Un dettaglio: a sinistra il più definito display del Fsc Pocket LOOX 720, a destra quello più luminoso del Treo 650.


alt Abbiamo parlato di connettività Bluetooth, e quindi di funzionalità Pan (Personal Area Network). Vediamo ora come si comporta il protagonista di questa prova con la connettività W-Wan (Wide Wireless Area Network). Il Treo 650 conserva in Rom un browser Web proprietario, Blazer V. 4.0. Testato sia con l’Edge che con il Gprs (fra le due, non abbiamo riscontrato sensibili differenze in termini di velocità, ma è giusto riservare ulteriori approfondimenti), Blazer ha saputo offrire quanto ci aspettavamo; niente di meno, niente di più. A fronte di un display davvero piccolo per prestarsi nativamente al surfing su Internet, ci ha permesso di consultare agevolmente pagine anche complesse, ricche di grafica e di linguaggi di programmazione diversi. Nella foto in alto, la home del portale di SoloPalmari.com, aperta in tempi ragionevoli nella modalità “ottimizzata”: testo e immagini vengono incolonnati per la consultazione unicamente in senso verticale. alt Al contrario, in questo caso abbiamo lanciato il medesimo link in modalità “pagina larga”. Campo visivo limitatissimo, come accennavamo, con la possibilità però di sfogliare anche in senso orizzontale, al fine di poter maturare un’idea di massima dell’impaginazione complessiva. alt Si torna alla modalità “ottimizzata”, per  consultare senza fatica ogni riquadro, approfondimento, articolo presente nella pagina. La seppur breve esperienza (25 Euro di ricarica Tim per consultare 2/3 pagine ricche di immagini Surprised ) ci ha permesso di arrivare ad una conclusione che comunque riteniamo fondata: escludendo i contenuti Wap “a pacchetto” preconfezionati ad hoc dal gestore telefonico per la navigazione mirata, il browser sul Treo 650 può considerarsi come una soluzione d’emergenza per l’accesso ad Internet, poco agevole ma efficace e sufficientemente rapido (Edge) se l’obbiettivo è quello di attingere ad informazioni importanti “on the road”. alt L’ultimo “shot” per mostrare il database dei “preferiti”. Anche per la ricerca e l’utilizzo dei bookmark, come per quasi tutte le funzionalità offerte dallo smartphone, basta una sola mano e non è necessario sfilare il pennino.


alt Per la gestione dei messaggi il Treo 650 utilizza due applicativi distinti: “Messaggistica” v. 2.0 e VersaMail v. 3.0b. Entrambi sono prodotti direttamente da PalmOne. Nella foto in alto un esempio di schermata del primo dei due applicativi, capace di gestire Sms ed Mms, sfruttando file già presenti in memoria o producendoli attraverso il registratore e la fotocamera integrati. alt VersaMail è invece un buon client di posta elettronica. Le email, com’è noto, possono essere gestite sia in modalità online che offline, in quest’ultimo caso attraverso la connessione HotSync. Ricco di opzioni e sufficientemente versatile, ci è sembrato soffrire non poco nella ricezione di messaggi con contenuti Html. alt Tutti gli applicativi visti finora possono essere richiamati sia dalla home del Treo 650, sia dal menù configurabile presente nell’interfaccia del telefono. Data la forte propensione di questo terminale all’uso come cellulare, l’opzione risulta molto comoda, consentendo di accedere ai programmi preferiti con poche pressioni del pulsante a cinque vie. Nella foto l’elenco completo già preimpostato delle fondamentali applicazioni presenti in Rom.


alt Il nuovo terminale della PalmOne non nasconde un’accentuata propensione alla multimedialità. Lo dimostrano la preinstallazione in Rom del noto RealPlayer v. 1.6.0 (è disponibile sul sito Real.com un aggiornamento alla 1.6.1) e dell’applicazione proprietaria “Media” v. 2.0.0.67. alt RealPlayer ha, sul Treo 650, una discreta resa acustica già attraverso l’altoparlante vivavoce integrato (ovviamente “mono”). In cuffia stereo (non fornita, come anche l’eventuale adattatore) i brani, .mp3 o di altro formato eventualmente convertito dal Pc, “suonano” con qualità e volume buono, più che soddisfacente. Ricordiamo che per utilizzare RealPlayer è necessario dotarsi di un’espansione di memoria, indipendentemente dalla quantità di Ram disponibile. alt Visto l’argomento “multimedialità”, torniamo alla fotocamera integrata (gestita dall’applicativo “Media” al quale abbiamo appena accennato) per testarne le capacità. Ma prima, un ulteriore riferimento alle specifiche: • Risoluzione VGA con 640×480 (0,3 megapixel) e bilanciamento automatico della luce • Zoom 2x • Specchio per autoritratti • Acquisizione di video alt E’ giunto il momento delle note dolenti. Non siamo certo esperti di fotografia, e d’altra parte l’utilizzo della fotocamera del Treo 650 non richiede particolari competenze. In ogni caso il risultato degli “shot” effettuati in “interno” sono da considerarsi assolutamente insoddisfacenti. Oltre all’impossibilità di ottenere manualmente parametri di luminosità e di messa a fuoco accettabili, la fotocamera mostra una tendenza a favorire la predominanza cromatica verde, soprattutto in condizioni di luce media o scarsa. alt I risultati non migliorano, come mostra l’immagine in alto, per gli “esterni”. Anche in questo caso riscontriamo un’anomala e fastidiosa predominanza di tonalità verde, nonostante le buone condizioni di luce.


alt Superfluo affrontare in dettaglio le fasi di installazione dei programmi in dotazione nei Cd di accompagnamento (per Windows e Mac). Così come sarebbe improponibile e aleatorio testare, in una recensione che si propone la valutazione di una macchina e non del sistema operativo che l’implementa, la compatibilità di questo o quell’applicativo. Ma ci sembrava cosa dovuta chiudere il terzo e ultimo capitolo (a cui spero seguiranno approfondimenti) con un esercizio impegnativo, “estremo”, per il nostro Treo 650: l’adozione di un sistema Gps come MapsonicViamichelin. La schermata in alto testimonia una delle fasi preliminare nell’impiego del programma, quella che consente attraverso alcuni passaggi di installare su Ram o scheda di memoria una porzione di mappa. Per la prova abbiamo scaricato la versione demo, come dicevamo, sia di Viamichelin sia di Mapsonic dal sito proprietario. alt Come strumento hardware abbiamo preferito andare sul sicuro, prediligendo un’antenna ampiamente celebrata dal favore dei consumatori: il Leadtek Bluetooth 9537. Nell’immagine, l’avvenuto pairing fra lo smartphone e la periferica. alt Il “Gps manager” di Mapsonic 1.3.2 (altrimenti ViaMichelin) sa riprendere con semplicità e naturalezza il lavoro svolto dall’antenna Gps, mostrando chiaramente il numero dei satelliti che il Leadtek ha saputo “agganciare” in pochi istanti dal davanzale di una finestra. Pur non avendola provata “su strada”, ma soltanto in via “dottrinale” e casalinga, nonostante la buona figura ai blocchi di partenza, la coppia in staffetta è più volte inciampata in grossolane perdite di segnale Bluetooth, che hanno costretto il Treo 650 a ricercare il suo  compagno numerose volte in pochi minuti. Avremmo potuto approfondire, ed eventualmente fare in modo che gli ostacoli fossero superati con maggiore scioltezza dopo aver trovato eventuali soluzioni a sicuri problemi. Ma abbiamo preferito darvene conto senza alcuna remora, lasciando ad altri l’opzione di ricercare e risolvere le eventuali cause di questo “anomalo” malfunzionamento. alt Precisiamo subito: ViaMichelin non dichiara affatto che il suo prodotto è compatibile con il Treo 650. E tral’altro sul Web si registrano già altre cattive notizie riguardo all’intesa fra quella macchina ed il software di navigazione satellitare. Quello che a noi è bastato, finora, è aver potuto dimostrare che lo smartphone, nonostante la povera dote di memoria Ram, può senz’altro avviare e gestire una fra le più pesanti applicazioni sul mercato (1Mb circa il programma, mentre le mappe “pesano” in funzione della porzione di cartografia ritagliata e salvata in RamSd).


alt La spina nel fianco: una dotazione di memoria di certo non entusiasmante, soprattutto in considerazione della rinnovata configurazione del sistema operativo. Per chi non ha appronfondito l’argomento, affrontato dalla stessa PalmOne in forma trasparente e particolareggiata, è bene sottolineare che il Treo 650 (come il T5 prodotto dalla stessa azienda) adotta un nuovo sistema di gestione della Ram, definito NVFS (Non Volatile File System). In soldoni quella sigla significa che, ad esempio, anche nell’ipotesi in cui il palmare esaurisca completamente la carica della batteria non vengono persi i dati custoditi dalla Ram. Ma c’è l’altro verso della medaglia: il nuovo file system assegna maggiore spazio (512 byte) a ciascun record di ogni file, rispetto alla memoria non volatile; non è l’unico inconveniente, ma sarebbe fuori luogo parlarne ulteriormente in questa sede. Per farla ancora più breve: “Per esempio – confessa PalmOne – un’agenda di proporzioni tipiche occuperà circa 800KB in più sul Treo 650 rispetto ai vecchi device”. Si tenga in debito conto tutto ciò, anche se dai nostri test il limite della Ram disponibile non è mai stato superato. La foto documenta come, già dopo la semplice installazione degli applicativi contenuti nel Cd di accompagnamento (es. DocumentsToGo), la ram scende dai circa 22Mb originari a 17mb. CONCLUSIONI alt Nel complesso questa macchina ci è sembrata soddisfare pienamente le nostre aspettative. Il Treo 650 è uno stumento veloce, potente, versatile, che consente di veicolare in un telefono quanto di meglio offra la tecnologia Palm Powered. La connettività, sia essa Internet che Bluetooth, è fedele e prestante. Il grado di usabilità, complice come accennato il tastierino “thumb” e il metodo di utilizzo “con una sola mano”, è eccellente. L’autonomia è sufficiente a coprire due o più giornate di intenso lavoro (e perché no, di appassionato “gioco”)*. Lo smartphone mostra qualche tentennamento solo quando l’utente comincia a pretendere più dal profilo “palmare” che non da quello “telefonico”, esigendo di spingerlo verso ambiti applicativi che richiedono caratteristiche hardware di punta non del tutto implementate.In definitiva vediamo il Treo 650 come un device capace di garantire grosse soddisfazioni al professionista più esigente, che ricerca affidabilità, sicurezza e tempestività nel proprio compagno di lavoro. A causa della limitata disponibilità di memoria (davvero “un peccato” che il costruttore non sia stato più generoso), il “power user” può invece incontrare limiti che non sempre saranno risolvibili o eludibili con l’esperienza, l’attenzione nel personalizzarne la configurazione, e l’impiego esclusivo delle espansioni Secure Digital. Il Treo 650 viene commercializzato, al prezzo di 699 Euro suggerito da PalmOne, presso il noto store italiano PalmTop.it. E l’occasione per ringraziare l’omonima azienda, che ci ha fornito con grande tempestività il modello oggetto della recensione. Pro: – Facilità d’uso – Stabilità operativa – Telefonia affidabile – Bluetooth – GprsEdge – Utilizzo con una sola mano – Ampia autonomia *(test empirico, privo al momento di riscontri “medotologici”). Contro: – Limitata dotazione di memoria Ram. – Fotocamera.

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Autore

Gti



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