HP e Palm: grandi investimenti. E forse tablet e netbook webOS
HP e Palm: il connubio potrebbe originare anche tablet e netbook basati su webOS. Nessuno si sbilancia sul futuro del marchio Palm.
HP e Palm hanno grandi ambizioni, e non si faranno di certo intimidire da concorrenti del calibro di Apple, Google, RIM, Nokia e Microsoft. D’altra parte, hanno detto i massimi dirigenti delle due società ai taccuini digitali di alcuni giornalisti, “se così non fosse, perché mai Hewlett Packard si sarebbe lanciata in questa impresa?“
Tra le aspettative che gli affezionati al webOS possono maturare, frutto di ingenti risorse finanziarie e tecniche messe in cantiere, ci sono persino tablet e forse finanche netbook. Ed è dunque chiaro che tra gli obiettivi di HP c’è anche quello di fronteggiare a viso aperto, grazie al giovane quanto efficiente sistema operativo, Apple con il suo iPad e Google con il suo Chrome OS.
HP e Palm non si sono espresse in merito al destino dello storico logo: se è oramai certo che Jon Rubinstein, CEO dell’azienda di SunnyVale, rimarrà alla sua poltrona, non è affatto sicuro che il marchio “arancione” resti in vita, sebbene rappresenti ancora (non soltanto negli USA) un brillante biglietto da visita. Un plus valore che, nonostante cocenti delusioni e sospetti tradimenti, i fedeli allo “zen Palm” si ostinano anche a distanza di anni ad alimentare.