L’India accede al Google Play Store
La comunità indiana di sviluppatori può adesso vendere app su Google Play Store.
Prepariamoci ad essere invasi a breve da programmi sviluppati in India. Google Play Store, infatti, ha aperto le porte ai programmatori indiani, consentendo loro di iscrivere applicazioni a pagamento su Google Play Store. La possibilità di vendere app sul negozio online di Google, infatti, non è aperta a qualunque paese, ma limitata da ragioni legate soprattutto alle modalità di pagamento dei guadagno ottenuti.
L’India vanta una amplissima comunità di sviluppatori software, grazie anche a una serie di università di elevato livello e, aspetto non secondario, grazie alla padronanza della lingua inglese. Fino ad ora era però esclusa da Google Play Store, anche se ovviamente le grandi società di software possono aprire account in altri paesi e quindi superare la limitazione.
Ad oggi i paesi ammessi a Google Play Store sono 34: Argentina (mediante un account Adsense), Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, India, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Singapore, Spagna, Corea del Sud, Svezia, Svizzera, Taiwan, Regno Unito, Stati Uniti.