Mercora: intervista al CEO Srivats Sampath
Le interviste di SoloPalmari (pagina I)
Srivats Sampath, CEO Mercora
Tra le parole d’ordine del Web in quest’ultimo anno c’è il ‘social netowrking’. Difficile darne una definizione sintetica: consiste, sommariamente, nel creare servizi in cui si ha una forte componente di interattività, con alla base community (piccole o grandi) in cui gli utenti di tutto il mondo possono ritrovarsi e confrontarsi su specifiche tematiche. Chi azzecca la soluzione giusta si ritrova, in poche settimane, a dover gestire community grandi quanto intere nazioni.
Fra i servizi di social networking un posto in prima fila spetta, per gli smartphone, a Mercora, il cui client in versione 2 è stato appena lanciato durante il CTIA Wireless tenutosi ad Orlando (USA). Di cosa si tratta? Chiediamolo direttamente a Srivats Sampath, CEO della società che detiene il marchio.
In cosa consiste esattamente il servizio di Mercora?
Con Mercora ogni utente può scaricare musica a piacimento dai nostri server, caricarla sul proprio PC e, in pochi istanti, vestire i panni di un DJ proponendo agli altri le proprie compilation. I brani possono essere ascoltati in giro per il mondo utilizzando un semplice PDA phone o smartphone. In pratica è la convergenza tra radio personale, mega album musicale e mobilità.
Quindi migliaia di DJ?
No, milioni. Abbiamo 1,3 milioni di utenti, che generano ogni giorno 100.000 diverse stazioni radio e diffondono 3,5 milioni di brani.
Le interviste di SoloPalmari (pagina II)
Srivats Sampath, CEO Mercora
Cosa fa il DJ? Può aggiungere ai brani commenti vocali o notizie?
Nella versione attuale del nostro servizio il Disc Jockey ha il compito di definire una playlist, composta di pochi brani o anche di alcune centinaia. In questo modo la sua stazione radio personale è in onda per ore e ore, a disposizione degli utenti. L’interazione non avviene sovrapponendo commenti vocali ai brani, ma con la chat, in diretta.
Esistono personaggi di successo nel mondo di Mercora?
Certamente. Nel nostro sito (www.mercora.com) abbiamo una sezione dedicata ai 100 DJ al top. Il migliore in questo momento è Torgeir, che trasmette da Trondheim, in Norvegia. Un "conduttore" di successo può avere 4.000/5.000 diversi ascoltatori al giorno: numeri da vera radio, o quasi.
I DJ sono retribuiti?
Al momento no, ma stiamo studiando la possibilità di incentivare economicamente i protagonisti più acclamati. Ci arriveremo fra un po’.
Chi è il vostro utente finale?
Il nostro utente tipo è proprio il DJ/ascoltatore, ovvero chiunque ama la musica e prova piacere nel condividere la sua passione. In questo periodo stiamo sviluppando una serie di partnership con vari soggetti intermedi, che ci aiutano a raggiungere meglio la nostra vasta platea. Abbiamo appena stretto un accordo con Microsoft per incorporare il client di Mercora negli smartphone Windows Mobile. Stiamo poi avviando alcune partnership con gli operatori telefonici, e siamo in contatto i produttori hardware.
Dall’Italia si può accedere a Mercora?
Si’, dall’Italia ci si può tranquillamente abbonare. Il servizio non è limitato agli Stati Uniti o ad altri specifici paesi.
Per gli smartphone c’è il problema dei costi legati al trasferimento dati, no?
E’ un problema relativo. Il nostro client è in grado di fornire musica di qualità pur consumando pochissima banda.
Avete progetti di espansione anche in Italia?
Sì, abbiamo molti contatti con gli operatori telefonici. Non possiamo ovviamente fornire dettagli rilevanti, ma contiamo di potere fare un annuncio importante nel giro di 3 mesi.
Un’ultima domanda: ci può descrivere Mercora in poche parole?
Semplice: noi aspiriamo ad essere per l’audio ciò che YouTube è per il video. E contiamo di riuscirci.
Se pensiamo che Srivats Sampath è stato uno dei fondatori di McAfee, società che che ha poi accompagnato fino alla quotazione in borsa, c’è da scommettere che sentiremo parlare ancora a lungo di Mercora.
Si ringrazia Srivats Sampath per l’intervista concessa, e l’agenzia PR CONTOSDUNNE Communications.