Pda e medicina: la prima integrazione totale.
Da sempre SoloPalmari sostiene l’integrazione fra la medicina e i Pda, tanto che fra le sezioni dei suoi forum c’è n’è una dedicata esclusivamente all’argomento. Ma non per questa ragione la notizia che arriva dagli Stati Uniti è da considerarsi, quantomeno per le potenzialità espresse, davvero importante. Nel centro medico di Ucla, in Santa Monica, si sta sperimentando un sistema di condivisione wireless dei dati relativi ai pazienti, basato su palmari e smartphone dotati di connettività senza fili.
Quello che colpisce del progetto, le cui proporzioni sono rese con cura in un filmato disponibile online (formato Real Media), è l’effettiva integrazione tra i device tascabili e gran parte degli esami clinici normalmente consultabili soltanto su macchinari ospedalieri dedicati. Lastre, ecocardiogrammi, elettrocardiogrammi,, Tac e quant’altro, tutto a portata della mano del medico, sia che esso si trovi in reparto sia che si trovi fuori dall’istituto.
Il programma, denominato Global Care Quest (GCQ), fornisce accesso alle informazioni non soltanto attraverso protocolli brodband, come ad esempio il WiFi, ma anche con quelli ben più lenti, l’Edge è un esempio, con i quali normalmente sono implementati gli smartphone o i Pda phone enabled. Il vantaggio per operatori e medici è indubitabile: tempi ridottissimi per la consultazione, disponibilità delle informazioni (a volte vitali) ovunque ci si trovi. Per saperne di più è possibile consultare il resoconto delle sperimentazioni presso il sito dell’Ucla, o direttamente il sito dell’azienda che produce il sistema.
Fonte: Ucla.