PREVIEW: Conduits Pocket Artist 3
Le novità introdotte nella versione 3 di Conduits Pocket Artist (ancora alla fase di beta1) sono moltissime e rendono il noto programma di fotoritocco per palmari pocketPC sempre più versatile e potente, oserei dire che sta diventando un vero Photoshop miniaturizzato.
Già lo splashscreen con cui si inizia a caricare il programma promette bene.
L’interfaccia è molto simile a quella della precedente versione 2.7, ma in aggiunta ora si possono visualizzare griglie e righelli.
Il programma è pienamente compatibile con Windows Mobile 2003SE e con la risoluzione VGA, per cui la rotazione dello schermo e la visualizzazione fullscreen rendono ancor più facile l’intervento su immagini di grossa dimensione.
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Tra le impostazioni del programma si trova gran parte delle novità introdotte. Una di queste è la possibilità di associare a piacimento le funzioni ai tasti hardware del PDA.
Forse la novità più importante è la gestione della memoria e l’introduzione della possibilità di utilizzare le schede di memoria come scratchdisk (per chi usa Photoshop sa di cosa sto parlando, per chi non lo usa in pratica si tratta di una memoria “tampone”, una sorta di “File di Paging” come in Windows).
Questa caratteristica è una vera e propria “rivoluzione” perché permette di poter intervenire su immagini di dimensioni “enormi” per un PDA. Ho provato a modificare fotografie da 5 e 6 Megapixel, ossia immagini da 2592 x 1944 o 3008 x 2000 pixel e Pocket Artist 3 le ha aperte senza battere ciglio, cosa che con la precedente versione 2.7 risultava impossibile. Chi lavora con le immagini sa quanto queste possano essere “pesanti” quando vengono visualizzate per essere modificate, e i 64 o 128MB dei palmari sono veramente pochi per questo tipo di utilizzo. Certamente una memoria veloce in lettura e in scrittura può aiutare non poco in questi casi: Conduits stessa sconsiglia di utilizzare la porzione di rom del palmare come scratch disk per via della lentezza che caratterizza questo tipo di supporto di memorizzazione.
Pocket Artist ora supporta completamente anche tutti i dati EXIF delle macchine fotografiche digitali.
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Ma non è finita qui: nel programma sono stati implementati nuovi filtri (Unsharp Mask, Oxidize, Noise e Clouds), le layer masks e la possibilità di utilizzare plug-in.
Inoltre è possibile ritornare sui propri passi attraverso la funzione “undo” perché il programma memorizza tutte le modifiche che sono state fatte all’immagine.
Anche se si tratta di una versione beta il programma si comporta già molto bene, a parte qualche rallentamento nell’utilizzo di alcune funzioni come l’unsharp mask.
Le uniche “pecche” che ho trovato finora sono la mancanza della cronologia delle operazioni effettuate e la visualizzazione non perfetta delle anteprime dell’immagine mentre si regolano i livelli o alcuni filtri.
In conclusione mi sento di affermare che Pocket Artist, con la futura versione 3, diventerà presto un “must-have” per coloro che abbinano il palmare con la propria macchina fotografica digitale o per chiunque ami “giocare”, sul serio, con le immagini.