Recensione GSPDA Xplore G18, il piccolino anti/Treo
Quando, alla European PalmSource Developer Conference, ho messo pe la prima volta le mani sul palmar-cellulare Xplore G18, ho provato a sollevarne il coperchietto, pensando di trovare sotto la tastiera. Più o meno come avviene con la apertura a conchiglia del Treo 270. Nulla da fare, il coperchietto era attaccatissimo. O meglio, niente coperchio e niente tastiera. Il G18 è in pezzo unico, estremamente compatto, con un display addirittura da 176 x 240. Un gioiellino in miniatura, GPRS classe 10, basato su Palm OS 4.1, con tanto di fotocamera integrata. Ma vediamone, nel dettaglio, le caratteristiche.
Apriamo la scatola – La scatola contiene il G18 (completo di batteria, custodia in similpelle e cinghietta per il trasporto), l’auricolare, il cavo seriale di collegamento fra computer e palmare, il CD-ROM di installazione, il manuale. Diciamo subito che abbiamo provato un G18 ancora non localizzato. Si tratta cioé di un modello completo, ma sprovvisto della manualistica in italiano e del sistema operativo tradotto nella nostra lingua. La versione in commercio sarà invece completamente localizzata.
Specifiche tecniche – Xplore G18 è un completo palmare basato su Palm OS. Eccone le caratteristiche:
- processore Motorola Dragonball Vz 33MHz;
- 16 Mbyte di RAM (di cui 14,9 utilizzabili);
- Palm OS versione 4.1, in versione inglese (anche se sarà in italiano nella versione definitiva);
- video a colori da 176 x 240 pixel;
- macchina fotografica da 352 x 288 pixel;
- 4 tasti funzione e un tasto di navigazione a 5 direzioni;
- custodia;
- cavo seriale per la connessione al computer;
- porta a infrarossi;
- presa per auricolare;
- batteria ricaricabile agli ioni di litio da 850 mAh, in grado di garantire 2 ore di conversazione telefonica o 100 ore di stand-by;
- dimensioni di 100 x 48 x 21 millimetri;
- peso di 105 grammi;
- notifica a vibrazioni, audio.
La scelta di utilizzare Palm OS 4 (e non la più recente versione 5) non è di per sè negativa. Si tratta infatti della versione più aggiornata in grado di funzionare con processori Motorola Dragonball; è ampiamente testata e dispone di un enorme parco di programmi specifici. Anche la scelta di non avere slot di espansione non è rilevante: i 16 Mbyte (di cui 14,9 utilizzabili) vanno più che bene per le normali operazioni necessarie su un palmar-cellulare: gestione indirizzario, posta elettronica, un po’ di programmini generici. Chi vuole collegare il palmare a GPS o utilizzarlo come lettore MP3, dovrà fare ricorso ad altri modelli.
Caratteristiche esterne – Per essere un palmar-cellulare, Xplore G18 è compatto e leggero. Schermo piccolo (circa 35 x 50 mm), ma molto luminoso e ben contrastato. Sul lato superiore abbiamo il pulsante d’accensione; sul lato sinistro due tastini per il volume e un foro di reset; in basso la porta di collegamento al computer; sul lato destro la porta a infrarossi.
Nella parte frontale abbiamo quattro tasti più un tastone centrale. I due tasti inferiori sono autoesplicativi: cornetta su (verde) per rispondere a una chiamata telefonica, cornetta giù (rossa) per chiudere una telefonata. I due tastini superiori servono invece a spostarsi fra il menu applicazioni (a destra) e ad attivare la macchina fotografica (a sinistra). Il tastone centrale presenta invece un cursore a quattro direzioni; se premuto al centro ha invece la funzione di selezionare l’elemento attivo (a seconda del programma in cui ci si trova).
Schermo – Lo schermo è molto buono. Colori vivi, buona sensibilità allo stilo, ben 255.000 colori e oltre gestibili. Lo abbiamo provato anche al sole. In questo caso, pur non diventando assolutamente invisibile come accadeva con il Treo 270, c’è qualche problema di visibilità. E’ sufficiente ombreggiarlo con una mano e diventa comunque utilizzabile (almeno per digitare i numeri telefonici). Se avete problemi di vista (difficoltà a leggere caratteri troppo piccoli) le ridotte dimensioni dello schermo possono essere di ostacolo. Per questo motivo alcuni applicativi utilizzano di default caratteri di grandi dimensioni: viene ridotto il numero di caratteri da visualizzare sullo schermo, ma ne aumenta la leggibilità. Comunque, a parte la digitazione dei numeri telefonici (che può essere fatta direttamente con i polpastrelli), per un uso normale (interazione con i programmi avvio menu, scelta di un campo o scrittura testo) é necessario ricorrere allo stilo.
La parte alta dello schermo presenta sempre informazioni sul livello di carica della batteria, l’ora, la attivazione o meno della suoneria, la presenza di SMS in arrivo o il livello di ricezione telefonica. Nella parte bassa c’é invece l’area Graffiti virtuale, attivabile o meno.
Il funzionamento come palmare – Nulla da dire sul funzionamento come palmare. E’ un Palm OS in tutto e per tutto. L’area Graffiti è a scomparsa, come ormai avviene in tutti gli ultimi modelli. Abbiamo provato numerosi applicativi, e tutti hanno funzionato senza problemi. Insomma, chi acquista un XPlore G18 si trova a potere utilizzare tutto il parco software disponibile per Palm OS, almeno fino alla versione 4.1.
Il software in dotazione, oltre ai normali applicativi Palm (agenda, note ecc.) è costituito dai progrogrammi per la gestione della macchina fotografica, della parte telefonica e di alcuni giochini (Bejeweled, Megabowling, Insaniaquarium, Zap!2000).
Un tocco particolare è presente nell’applicativo di gestione della rubrica. Innanzitutto è possibile definire il compleanno di ogni nominativo presente in rubrica. Al giorno del compleanno è possibile avere una notifica a video oppure mandare automaticamente una e-mail, un SMS o un MMS. Insomma, una gestione automatizzata delle ricorrenze. Sempre nella rubrica, è possibile gestire separatamente i nominativi della SIM del telefonino e quelli memorizzati nella memoria del palmare.
Manca invece, nella dotazione di base, un programma di tipo Office: word-processing, foglio elettronico ecc.
Il funzionamento come telefonino – Peculiari, invece, le caratteristiche del telefonino. L’impressione generale sulla ricezione e’ molto positiva: Xplore prende anche in zone con poco segnale. L’audio è buono, anche se un po’ metallico (cosa peraltro comune ad altri palmar-cellulari).
Per fare una telefonata, bisogna schiacciare il tastino verde con la cornetta alzata; si premono i pulsantini della tasrtierina che appare a video, digitando il numero; un altro colpettino alla cornetta verde e viene avviata la telefonata. I tasti a video sono sufficientemente grandi, almeno per una mano con polpastrelli normali. Un po’ più complicato, invece, richiamnare un numero già chiamato: bisogna aprire il menu, scegliere l’opzione "Call record", selezionare il numero dalla lista e rischiacciare il pulsantino verde. Nulla di difficile, ma si tratta di operazioni che e’ bene fare con lo stilo: servono quindi le due mani.
A telefonino funzionante lo schermo è spento. Non c’è nessuna indicazione che il telefonino sia effettivamente collegato alla rete, o che ci sia presenza o assenza di campo, oppure quale sia il livello di carica della batteria. In molti telefonini queste informazioni sono comunque visibili, anche solo con un LED lampeggiante; in Xplore G18 no. Intendiamoci, il telefonino prende molto bene, e raramente abbiamo avuto casi di assenza di campo. Ma un piccolo segnale di vita (anche seolo il livello di carica della batteria) sarebbe stato utile. L’unica funzionalità eè la possibilità di visualizzare l’ora: a palmare spento, basta schiacciare il tastino in alto a sinistra e compare per un secondo l’orologio.
Le suonerie – Fosse per noi, i telefonini avrebbero pochi tipi di suonerie (o meglio solo la funzione di vibra-call, che peraltro é presente su Xplore G18). Ma, tant’é, sembra che avere suonerie differenziate e polifoniche sia un <em>must</em> di ogni telefonino dell’ultima generazione. Da questo punto di vista, nessun problema per XPlore G18: ha una serie di suonerie polifoniche e, se non si è soddisfatti, si ha anche un programma di conversione di file musicali al formato PDB di Palm OS. Insomma, se volete crearvi direttamente una suoneria, e scaricarla sul palmare, lo potete fare tranquillamente. Si possono anche settare alcuni profili (vibrazione, riunione, strada ecc.), con cui adattare il tipo di suoneria alla situazione che si desidera.
Ed è subito Internet – Pochi tap dello stilo e si entra in GPRS. Basta andare nel menu di configurazione Network e creare una nuova connessione (con TIM è sufficiente indicare il proprio numero di telefono, la password e xxxxx).
Abbiamo provato le due cose più consuete per chi accede alla grande rete: posta elettronica e web.
Per quanto riguarda la posta elettronica, XPLore dispone di un proprio software, denominato, senza troppa fantasia, Emailer. E’ appena sufficiente: funziona, questo sì, ma manca di molte delle feature che uno cerca in un programma di posta, soprattutto su un palmare: gestione più caselle, troncature dei messaggi troppo lunghi ec. Il bello, però, di un palmar-cellulare, é che é un computer. Abbiamo quindi provato un paio di altri client (iambic Mail e SnapperMail) che funzionano egregiamente.Stesso discorso per le applicazioni web: XPlore non ha un browser proprio, ma è stato sufficiente installare Blazer per cominciare a navigare su web.
Il funzionamento come macchina fotografica – Premetto che l’abbinamento telefonino-macchina fotografica non mi ha mai convinto. Vengono sempre fotografie poco convincenti (nettamente diverse da quelle che fanno vedere le pubblicità dei telefonini); ovviamente nulla a che vedere con una macchina fotografica digitale.
Detto ciò, le foto scattate con l’Xplore G18 vengono molto bene: tre risoluzioni (160 x 160, 160 x 240, 320 x 240), scelta di colore o bianco/nero, scelta del livello di esposizione e dello zoom (un livello di zoomata), autoscatto. Il software consente anche di incorniciare le immagini con una serie di cornici preconfezionate (gattino, chalet di montagna ecc.) e possono essere ritaccate direttamente sul palmare, con un programmino di editing abbastanza sofisticato.
Insomma, pur con le limitazioni di una macchina fotografica incastrata sun un telefonino incastrato su un palmare, le funzionalità fotografiche sono state una piacevole sorpresa.
Impressioni generali – Molto buone le impressioni generali. XPlore G18 è una riuscita combinazione fra palmare e cellulare. La piccola dimensione dello schermo può lasciare perplesso chi ama i palmari "classici"; lo schermo però è molto luminoso e ben contrastato. I puristi dei telefonini non apprezzeranno, invece, la mancanza di alcuni dettagli ormai standard. Innanzitutto lo schermo Xplore, quando non funziona come palmare o telefonino, è spento. Non si hanno pertanto indicazioni sull’ora, sulla presenza o assenza di campo o sul livello di carica della batteria: niente, neanche un LED intermittente. Inoltre, quando si fa una telefonata, lo schermo si spegne dopo pochi secondi dall’inizio della conversazione: può così capitare (ci è accadere un paio di volte) di finire la telefonata e di dimenticare di schiacciare il tastino con la cornetta rossa per chiudere la comunicazione.
Pro e contro – GSA XpLore G18, a un prezzo di 525 Euro IVA inclusa) è un’ottima scelta per chi vuole un palmar-cellulare completo. E’ leggero e compatto; la mancanza di una tastiera non si fa troppo sentire. Funziona bene come telefonino e come palmare. Ha un ottimo schermo e un sistema operativo ampiamente collaudato e con una ricchissima dotazione di software (free o a pagamento) con cui personalizzare le funzioni di palmare.
Quali i contro? Tre, essenzialmente:
- la connessione al PC tramite cavo seriale e non con porta USB: un peccato veniale (che cosa ci voleva a realizzare un cavetto USB?) che però può mettere in difficoltà chi non dispone di un PC con porta seriale (ad esempio molti notebook di ultimissima generazione). Abbiamo sopperito con HotSync mediante la porta a infrarossi;
- a mancanza di una connessione Bluetooth, onnipresente sui palmari di ultimissima generazione, e qui invece mancante. Sarà per un G18 Plus?;
- la mancanza di una rotellina jog-dial, con cui si sarebbe potuto interagire con i programmi con una mano sola. Qui, invece, per ogni operazione che non sia la semplice digitazione del numero telefonico, bisogna ricorrere allo stilo.
Conclusioni – Xplore G18 è un palmare completo e un telefonino completo: il tutto in un apparecchio estremamente compatto (per darvi una idea delle dimensioni, lo abbiamo messo vicino ad un m515). Se cercate un palmar-cellulare di buone caratteristiche (e non volete svenarvi per un Treo 600 o per un altro palmar-cellulare basato su altri sistemi operativi) pensate seriamente a Xplore G18.