SPB sfida Honeycomb, Google e HTC Sense
SPB sta sviluppando per uno sconosciuto produttore di tablet un’interfaccia alternativa ad Android Honeycomb
SPB è una software house straconosciuta, soprattutto tra gli utenti degli smartphone meno giovani: quando ancora Android, iPhone e Symbian^3 non esistevano l’azienda sviluppava apprezzatissime interfacce utente per Windows Mobile.
È notizia di qualche tempo fa che SPB è sul punto di dare alla vita una UI destinata ai tablet Android, nonostante Google si affanni a disincentivare le modifiche alla logica d’interazione di Honeycomb. Che d’altra parte è già dotato di un’interfaccia gradevole e funzionale.
Chi ha avuto modo di provare il SPB tablet UI engine non lesina complimenti: task manager integrato, finestre 3D da sfogliare, quattro differenti layout, pinch to zoom su diversi layer.
C’è un ma: la UI di SPB non è destinata ad un grande pubblico ma ad un produttore di tablet, sul cui nome la software house preferisce tenere ancora il riserbo. Tant’è: riguardiamo un filmato nel quale l’interfaccia è mostrata in azione.