Un palmare nello spazio
La missione della Soyuz verso la Stazione Spaziale Internazionale, in
corso in questi giorni, non resterà alla storia per avere portato un
astronauta italiano (Roberto Vittori) e il primo africano (Mark
Shuttleworth) nello spazio, ma anche per avere a bordo un palmare, il
Palm m125, per la precisione.
La missione di Mark Shuttleworth infatti, benché definita dai media
come "turistica", prevede una intensa serie di attività, programmate
fin nei minimi dettagli. La filiale sudafricana di Palm ha lavorato con
la Rafale, una società locale specializzata in palmari, per realizzare
una versione potenziata dell’agenda, in modo da programmare minuto per
minuto le attività a bordo.
In questo modo il centro di controllo russo, che gestisce tutte le
comunicazioni fra la terra e la Stazione Spaziale Internazionale, è in
grado di aggiornare l'<a
http="http://www.africaninspace.co.za/home/mission/timelines/palm_timeline.shtml">agenda</a>,
di inviarne una copia sul notebook a bordo dell’astronave, e da questo,
tramite Palm Desktop, di sincronizzare tutti gli impegni.
Il Palm M125 è stato approvato dai tecnici della Soyuz per essere portato nello spazio.