Via i lucchetti digitali dalla musica: parola di Steve Jobs

La clamorosa notizia è arrivata poche ore fa da Londra, durante una conferenza stampa congiunta di Apple ed EMI, terza casa discografica al mondo: la musica digitale scaricata per gli iPod potrà essere installata su qualsiasi altro player, senza timori per le protezioni digitali. A dare l’annuncio è l’amministratore delegato del colosso musicale britannico, Eric Nicoli, assieme a Steve Jobs, il CEO della multinazionale di Cupertino. Jobs in molte occasioni si era dimostrato profondamente contrario alla tecnologia DRM, introdotta dalle case discografiche nel tentativo di limitare la pirateria e la libera diffusione dei brani regolarmente acquistati online, in quanto tali tecnologie limitano la libertà di utilizzo da parte dei regolari acquirenti. Ad esempio, i brani acquistati tramite lo store iTunes, la nota vetrina multimediale di Apple, possono essere abilitati alla riproduzione su un numero di computer non superiore a cinque, ed esclusivamente tramite il software dedicato iTunes. Sul fronte della mobilità, la fruizione di tali contenuti è praticabile solo tramite un iPod, unico lettore attualmente in commercio compatibile con i relativi DRM (oltre al poco diffuso Motorola Rokr E1). Per Windows la situazione non cambia: i brani acquistati tramite MSN Music sono riproducibili solo su lettori digitali in grado di gestire il sistema dei diritti digitali legato a Windows Media Player.
A partire dal prossimo maggio i brani pubblicati da Emi su iTunes saranno disponibili anche in versione “libera”, a fronte di un modesto incremento dei costi, pari a 30 centesimi di Euro: il prezzo sarà dunque pari a 1,29 Euro per ogni canzone. Viceversa, gli interi album non subiranno alcun aumento con il passaggio alla versione open. Da sottolineare anche la migliore qualità di ascolto, ottenuta con il raddoppio della frequenza di campionamento (da 128 a 256 Kbps), nei file privi di protezione. Questi potranno essere riprodotti su qualunque sistema compatibile con il formato AAC. Gli acquirenti potranno dunque scegliere se optare per questa soluzione, in grado di offrire una ben maggiore flessibilità di utilizzo, o acquistare la musica protetta al classico prezzo di 99 centesimi di Euro a pezzo. Ma non è tutto: chi già dispone di repertorio di musica digitale regolarmente acquistata, può aggiornare propri brani alla versione “DRM-free” pagando esclusivamente 30 centesimi per ciascuno di essi.
Fonte: MobilitySite