Walt Mossberg prova l’UMPC di Samsung. E lo stronca
In tanti anni di onorata carriera, Walt Mossberg si è creato un’ottima reputazione fra gli esperti di nuove tecnologie. Dall’alto del suo ruolo di editorialista del Wall Street Journal, Walt riceve spesso i prodotti in anteprima: li esamina e ne scrive recensioni, che finiscono su web, carta stampata e anche nel canale televisivo CNBC. Ne ha addirittura parlato Wired e anche Wikipedia gli dedica una sezione.
Naturale, quindi, che ci fosse molta attesa per la sua recensione del primo UMPC su cui è riuscito a mettere le mani, il Samsung Q1. E la stroncatura, puntuale, è arrivata. Leggiamo: “Non che il Q1 sia un prodotto tecnoloicamente non valido, anzi. È dotato di connetitvità USB, WiFi e Bluetooth, oltre che di uno slot per schede SD. Il procesore Intel Celeron si è comportato bene, consentendo la navigazione su Internet e la riproduzione di filmati. Questo condensato di tecnologia pesa poco meno di 800 grammi, sufficienti a garantirne la perfetta trasportabilità. Rimangono alcune perplessità. La prima è il prezzo. All’introduzione del concetto stesso di UMPC al CeBIT 2006 si era parlato di un costo attestato sui 500 dollari. Per acquistare un Samsung Q1, invece, bisogna sborsare in USA 1.099 Dollari, quanto o poco più di un notebook di fascia media. Altri problemi sono la durata della batteria (2-3 ore soltanto), la mancanza di una tastiera (la keyboard integrata non è molto funzionale se si desidera scrivere lunghi testi), la limitata risoluzione dello schermo e la disposizione dei tasti (non ce ne sono che emulino la pressione del pulsante destro o sinistro del mouse)“.
Del Samsung Q1 dovrebbe essere iniziata la commercializzazione in questi giorni. Ci auguriamo di provarlo quanto prima per verificare il giudizio, severo, di Mossberg.
Fonte: Personal Technology