Whatsapp raggiunge i 400 milioni di utenti attivi al mese
Alla base di Whatsapp un’idea semplice: fare comunicare la gente in modo veloce, immediato e gratis. Un’idea, evidentemente, di successo.
Whatsapp è ormai diventato ubiquitario. Lo ho provato personalmente, poche sere fa, ascoltando una conversazione di conoscenti al ristorante. Tutti sulla cinquantina, minimo, con qualche punta verso i settant’anni. Al momento di lasciarsi, come fare a ritrovarsi per un altro incontro? Whatsapp, chiaro. In molti lo avevano, e chi era sprovvisto di smartphone si trincerava dietro sorrisi di convenienza, cercando di fare finta di niente.
Perché Whatsapp è esattamente questo: semplice, rapido, immediato, gratuito (per lo meno nel primo anno di utilizzo …). E non è uno strumento per giovani o per geek, ma è veramente un software per tutte le età. Dove prima c’erano gli SMS, adesso c’è Whatsapp.
Ne vanno giustamente orgogliosi gli sviluppatori, che sanno di potere contare su una utenza di 400 persone attive ogni mese. Non solo, si aggiungono al ritmo incredibile di 100 milioni persone negli ultimi 4 mesi. Il tutto in una società che conta solo 50 dipendenti (per la maggior parte ingegneri) e senza spendere un dollaro in pubblicità o campagne promozionali.
Tanti utilizzatori normali, quotidiani. Ma anche tanti casi di eccellenza: in India Whatsapp viene usato dai dottori per spedire immagini di elettrocardiogrammi di persone colpite da infarto; in Spagna è stato utilizzato per ritrovare escursionisti smarriti; in Ucraina viene invece usato per le proteste contro il regime.
400 milioni di persone al mese sono lì a testimoniare che basta una idea semplice, bene realizzata, per avere un prodotto di successo.